Il reddito reale degli italiani tornato al livello degli anni Ottanta
Lo calcola Nomisma, secondo la quale l’anno scorso il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito dell’1,3%, ampliando al -13% il crollo registrato con la crisi. A soffrire sono soprattutto i più giovani, che avvertono maggiormente il calo degli standard di vita
MILANO – Nel 2013 il potere d’acquisto pro capite delle famiglie è diminuito dell’1,3% sull’anno precedente registrando una caduta complessiva rispetto ai valori precrisi del 2007 di quasi il 13%. Lo rileva nomisma in un suo studio secondo cui “questo calo ha portato il reddito familiare disponibile reale per abitante ai livelli di fine anni Ottanta”. Per cercare di ridurre l’impatto della contrazione del potere d’acquisto le famiglie hanno iniziato ad intaccare lo stock della ricchezza
La tendenza ad assorbire nel risparmio la diminuzione del reddito si è interrotta nel 2013, quando alla caduta del potere d’acquisto delle famiglie si è accompagnata una riduzione più marcata della spesa per consumi pro-capite (-2,8 in termini reali). Ne è conseguito l’aumento della propensione media al risparmio (al 9,8%, +1,4% punti sul 2012), tornata su livelli analoghi a quelli che si avevano prima della crisi del debito sovrano.
L’indagine 2014 sulle famiglie condotta da nomisma sottolinea come l’impatto della crisi è risultato molto differenziato per classi di età: “La caduta dei redditi e degli standard di vita è stata avvertita dalle famiglie giovani più che da quelle anziane, relativamente più coperte dalla caduta dei redditi”.
Fonte La Stampa
(14 giugno 2014)
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