Una “banca” al caffè

In Italia non hanno ancora aperto, anche se presto sbarcheranno con il loro primo punto vendita a Milano, stiamo parlando della catena di caffetterie più famosa al mondo: Starbucks.
La notizia riguardante Starbucks che ha fatto scalpore ultimamente ha ben poco a che vedere con il loro caffè o con i loro dolci, bensì con la loro immensa riserva di liquidità. Sì, talmente immensa che supera quella di un qualsiasi modesto istituto di credito italiano. Starbucks in pochissimo tempo è riuscita a raccogliere una somma pari a circa 1,2 miliardi di dollari, con una semplice manovra di marketing: le gift card.
 
Le gift card di Starbucks sono disponibili in vari tagli, in base all’importo che si desidera offrire, dà diritto a sconti o a promozioni dedicate e soprattutto è ricaricabile all’infinito. Da semplice strumento di fidelizzazione, si è trasformata anche in deposito, un deposito da oltre 1 miliardo.
La campagna di marketing promossa da Starbucks per promuovere la vendita delle gift card è stata massiccia e infatti ha dato i suoi frutti: nel 2014, in vista del Natale, si calcola siano state vendute 1700 card al minuto solo negli Stati Uniti. Le transazioni pagate con le gift card sono già il 41% del totale degli acquisti, e un altro 24% è costituito dal pagamento con la app. Ma la grande riserva di liquidità non è solo un effetto della vendita, bensì è dovuta al fatto che molte carte hanno un capitale depositato che non verrà sfruttato immediatamente, e che dunque rimane lì in giacenza.
 
Le gift card che “rinascono” come carte-deposito o carte prepagate sono inoltre spesso possedute da chi non ha un conto corrente tradizionale, e si stima che entro il 2020 questo sistema alternativo di cash deposit sostituirà un terzo delle carte bancarie canoniche.
 

E in Italia?

Anche in Italia il classico “buono” del negozio cambia faccia e diventa uno strumento semi-finanziario che premia il cliente che lo sfrutta, e che può essere ricaricato a piacimento. Il giro d’affari generato è di circa 20 miliardi, più di quanto non facciano due giganti quali Coop e Conad insieme.

A.T. per Kreos srl