Dal 22 luglio ci sarà un nuovo modo per liberarsi dai rifiuti tecnologici ed elettronici, più semplice ed ecologico. L’iniziativa inaugurata si chiama “Uno contro Zero” e si propone di arrivare a raccogliere i rifiuti denominati RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) per smaltirli in maniera corretta.
In Italia solo il 14% dei RAEE viene smaltito correttamente, la maggior parte di questi rifiuti viene invece dimenticato in fondo a un cassetto a casa, ma nella peggiore delle ipotesi gettato nell’indifferenziata. “Uno contro Zero” invece si prefigge l’obiettivo di raggiungere gli standard Europei che ci vengono richiesti, per arrivare a recuperare almeno il 45% di quello che è stato immesso sul mercato.
Le modalità di conferimento di questi rifiuti è semplice: basterà rivolgersi ai negozi di elettronica. Se vogliamo ad esempio liberarci del nostro vecchio cellulare possiamo rivolgerci a un qualsiasi negozio di elettronica e potremo consegnare il nostro vecchio apparecchio in maniera totalmente gratuita e senza nessun obbligo di acquistarne uno nuovo.
Cosa e dove consegnare
I rifiuti che potranno essere raccolti in questo modo sono rifiuti tecnologici di massimo 25 cm di dimensione, con una tensione non superiore a 1000 volt se in alternata, o 1500 in continua. In base a queste caratteristiche dunque possiamo smaltire cellulari, tablet, piccoli elettrodomestici o elettro-utensili, asciugacapelli, rasoi elettrici e anche lampadine a risparmio energetico.
I centri adibiti al ritiro sono tutti i negozi di elettronica con delle differenze: i centri di 400 mq o più sono obbligati a garantire il ritiro, i negozi più piccoli possono decidere se raccogliere o meno quanto conferito. Anche i negozi online possono decidere di implementare un sistema di raccolta. I negozianti più piccoli possono decidere di non offrire questo servizio nel caso in cui le apparecchiature raccolte possano costituire un rischio per la sicurezza del negozio. Il punto di raccolta può essere sistemato nelle immediate vicinanze del negozio, in un’area di sua pertinenza, oppure all’interno. Tutto quello che verrà raccolto da questi esercizi dovrà poi essere smaltito entro un anno, o al raggiungimento di 1000 kg raccolti.
I vantaggi del riciclo elettronico
Il principio che guida questa iniziativa è alleggerire l’impatto ambientale di tali apparecchi, attraverso le stesse attività che ne promuovono l’immissione sul mercato, e che ora lavorano per garantirne l’uscita dal corso. Il servizio di raccolta non è del tutto nuovo, ma una volta veniva offerto a fronte di un acquisto o di una sostituzione. Dal 22 luglio sarà tutto più facile.
Quello che si può recuperare da un RAEE è circa il 95% dei suoi componenti. Non solo si tratta di elementi preziosi che, nel caso dell’Italia dovrebbero essere importati, ma che sono anche tossici ed altamente inquinanti se finiscono nell’ambiente. Si tratta ad esempio di rame, cadmio, cobalto, argento e in alcuni casi anche oro. Una vera e propria miniera insomma. Si è fatta una stima nel 2013, calcolando 3,8 kg di RAEE per abitante del pianeta e 225.931 tonnellate complessive: sul totale 320 tonnellate erano d’oro e 7.200 d’argento. Questa quantità immensa di materiali preziosi avrebbe generato un valore di circa 15 miliardi di euro, di cui 1 in Europa.
L’iniziativa è stata lanciata, ora serve lavorare sulla comunicazione per diffonderla a tutti i cittadini.
A.T. per Kreos srl.